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Ritorno a casa

La prima cosa di cui mi accorgo quando scendo dall'aereo è il freddo: si gela, letteralmente. Mi stringo nel cappotto andando a prendere la mia valigia dal nastro, quindi mi dirigo all'entrata dell'aeroporto. Le torri dell'istituto svettano, si vedono da qui. Non è che non ricordi dove sia, ma una rinfrescata di memoria non guasta mai. Specie se c'è così tanto fresco. Mi tiro dietro il bagaglio andando nella direzione giusta. Velocizzo più che posso il passo, in modo da arrivare presto. Quando sono, finalmente, davanti al portone, lo spingo con una spallata ed entro. Fortunatamente basta che mi avvicini alla porta d'ingresso perché si apra, riconoscendo il sangue Nephilim in me. All'interno c'è un bel tepore e sento le guance riprendere colore, mentre il naso scotta per lo sbalzo termico.
-Mamma? - chiamo ad alta voce, sicura che se è qui mi senta, visto che la vita in questo luogo è quasi scomparsa. I cacciatori sono pochissimi ormai, molti trasferiti o alcuni morti o scomparsi.
Cammino lentamente verso la biblioteca, dove vengo accolta dal profumo delle candele accese.
-Mamma, sei qui? - chiamo più a bassa voce. Davvero non c'è nessuno, assurdo!

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-Emily!- saluto con allegria affacciandomi dal secondo piano della biblioteca -Non sapevo fossi qui- aggiungo scendendo la piccola scala a chiocciola per raggiungere la ragazza -Hai fatto una sorpresa a tua madre?-

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Sorrido di rimando a Jack vedendolo scendere velocemente la scaletta a chiocciola, quindi lo abbraccio quando mi arriva davanti.
-Direi di sì, le avevo promesso di vederci prima della fine dell'anno ma sono stata parecchio impegnata e sono potuta venire qui solo ora. Ti vedo bene comunque, mia madre non ti ha ancora fatto esaurire? - rido divertita appoggiandomi con una spalla ad uno scaffale di legno scuro e pesante.

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-Ogni tanto ci prova, ma le sarà molto difficile- ridacchio posando le mani suoi fianchi -Su ora andiamo a cercarla, così non dovrai rispondere due volte alle solite domande su come stai, cosa fai, la nipotina.- dico battendole gentilmente una mano sulla spalla

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Annuisco con un sorriso seguendo Jack. Pare proprio che si sia nascosta, ma dopo una lunga ricerca la troviamo in armeria che lucida il corpo del suo arco. Le arrivo da dietro in silenzio e delicatamente le batto le dita sulla spalla.
-Mi sa che ne hai saltato un pezzo- commento, nonostante sappia che non è vero. Mia madre ci mette sempre molta cura nella pulizia delle sue armi.
L'arco quasi le cade dalle mani, ma lo recupera abilmente al volo prima di girarsi. Non posso fare a meno di notare, quando sorride, le rughette attorno ai suoi occhi e bocca, ma è ancora una bellissima donna. Accidenti, è da parecchio che non la vedevo effettivamente..
-Sorpresa! - esclamo sorridente prima di abbracciarla forte.
Lei ricambia con affetto il gesto, quindi si prende qualche secondo per guardarmi e dirmi quanto sono cresciuta. Non è vero, sono sempre uguale, ma mi pare scortese contraddirla, così rimango in silenzio.
Alla fine della catena infinita di elogi, propongo di spostarci tutti in biblioteca, così almeno possiamo parlare in pace, e mi avvio per la destinazione annunciata al fianco di Jack.

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Sorrido guardando le due donne riabbracciarsi così tanto tempo, mi fa piacere vedere Iris così contenta come quando vede sua figlia. Una volta che torniamo in biblioteca prendo posto su uno dei divanetti posti appositamente per favorire conversazioni e discussioni.

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Mi siedo di fronte a mia madre e Jack, gambe incrociate e mani in grembo a dita intrecciate.
-Allora, stai bene? Raccontaci un po' come mai sei sola e dov'è la bimba- inizia mia mamma che, più di ogni cosa, ama sua nipote.
Sorrido - Sto bene, devo dire. Anzi, stiamo bene, Sam, Julie ed Io. L'Italia è completamente diversa da qui e prendere il ritmo ogni volta è complicato - ridacchio sottovoce stendendo le gambe, posizione decisamente più comoda.

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Annuisco alla considerazione di Emily, nonostante non abbia viaggiato molto quelle poche volte le ricordo bene, così come l'inserimento in una nuova cultura. -Potremmo venirvi a trovare prima o poi?- domando curioso, l'ultima volta Emily ha preferito rimandare per sistemarsi bene nella casa e nell'ambiente.

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Annuisco - Sarebbe fantastico, certo! Oltretutto i direttori dell'istituto dove viviamo sono davvero disponibili e sono felici di avere ospiti, almeno da quello che mi è parso di vedere. E in più Jack, potrebbe essermi davvero utile il tuo aiuto: mi hanno dato il compito di allenare i bambini shadowhunters, quindi qualche consiglio sarebbe veramente apprezzato... So che lo facevi ad Alicante - spiego sorridendo e togliendo la giacca, fa davvero molto caldo adesso.

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-Certamente! Mi manca lavorare con i marmocchi, è molto più divertente che insegnare nuove tecniche a cacciatori già ben avviati.- rispondo con un sorriso mentre mi sistemo meglio accanto ad Iris. -Sarà un piacere aiutarti.-